Servizio Recupero Dati SSD Guasto


Recuperiamo SSD
danneggiato non visto dal BIOS

Tariffe fisse =
Zero sorprese!


Il Recupero Dati SSD rotto con noi è possibile!
e.. a tariffe flat!

Il nostro servizio di recupero dati permette di recuperare dati da un ampia gamma di dispositivi rotti, con la tranquillità di prezzi certi documentati nero su bianco.

In questa prima parte parliamo del nostro servizio, per leggere il reportage sugli SSD e sulle loro problematiche saltate a SSD se lo conosci, lo eviti...

Se dovete recuperare i dati da un dispositivo che non funziona più e siete alla ricerca di un centro specialistico per il recupero dati SSD danneggiato, siete sul sito giusto.

Oltre all'esperienza tecnica, abbiamo in dotazione il miglior macchinario per lavorare drive guasti e non più riconosciuti dal BIOS.

ATTENZIONE a NON INVIARE IL DISPOSITIVO all'assistenza per garanzia!
INFORMATEVI! NON verrebbe riparato! Finirebbe invece smaltito
e ve ne ritornerebbero uno nuovo, con conseguente perdita dei dati.

Recuperare i dati da un SSD richiede competenza sia nel campo recupero dati hard disk che in quello del recupero dati da Compact Flash e Pen Drive,

competenze ed esperienza che abbiamo in entrambe (come si evincerebbe visitando i nostri siti dei link) e che sono anche nostre specializzazioni e specialità.

SSD guasti

SSD MacBook (sx) SSD Kingston (dx): semplici e DELICATE schede elettroniche

SSD guasti

SSD Kingston scoperchiato

Grazie alla nostra esperienza tecnica e alle sofisticate e specialistiche apparecchiature del nostro arsenale, il recupero è possibile su dispoitivi di tutti i brand e provenienti da notebook e computer portatili di tutte le marche.

Possiamo recuperare dati da un dispositivo SSD che presenti uno qualsiasi di questi problemi:

REPORTAGE - SSD se li conosci, li eviti..

.. o li gestisci di conseguenza.

Regola aurea unica: con gli SSD, MASSIMA DILIGENZA nei backup. Punto.

Siete avvisati: nella stragrande maggioranza dei casi, l'SSD si bloccherà senza preavviso.

Inutile chiedere il recupero dei dati al fabbricante: sui termini di garanzia è scritto a chiare lettere che l'oggetto è si in garanzia, ma i dati no e tanto meno i costi del recupero dati ovvero del nostro servizio:

è l'utente che deve preoccuparsi di fare copie di salvataggio.
P.S. se questi avvisi vi paiono importanti .. perchè non condividerli sui vostri social? Se mai, i pulsanti per le condivisioni li trovate in cima e in fondo alla pagina..

Ma ora passiamo a spiegare le sensazioni errate e le ragioni per cui gli SSD, quasi tutti, muoiono in maniera PREMATURA e IMPROVVISA.

ATTENZIONE a NON MANDARE il dispositivo in assistenza per garanzia!
NON verrebbe riparato! Finirebbe invece smaltito e ve ne ritornerebbero uno nuovo, con conseguente perdita dei dati.

A differenza degli hard disk (HDD hard disk drive), i drive allo stato solido (Solid State Drive) non hanno parti mobili e ciò crea l'errata sensazione che i dati memorizzati in un SSD siano più al sicuro rispetto ad HDD

Quando degrada, l'HDD da segni premonitori, l'SSD nessuno o pochi.

infatti in questo articolo ( consigliamo di attendere il caricamento, il sito del link è lento ma l'articolo è interessante e illuminante ) gli autorevoli editori di Search Solid State Storage, spiegano perché l'SSD è meno affidabile dell'HDD

e purtroppo, perché sia facile ritrovarsi con un SSD non riconosciuto dal BIOS o non visto.

Confermiamo infatti che, a nostro parere, l'unico aspetto positivo dell'SSD sia la minore sensibilità alle cadute (ma neanche tanto, le schede di questi dispositivi sono tutte fatte in economia e quindi una caduta potrebbe far saltare qualche componente)

In effetti un drive a stato solido dal punto di vista shock meccanico, rischia meno di un disco rigido, ma tolto ciò, per praticamente tutti gli altri "incidenti" più comuni e frequenti, considerare un solid state drive più sicuro di un hard disk drive, sarebbe un grave errore.

l'unico aspetto positivo dell'SSD è la minore sensibilità alle cadute, invece il loro problema principale è l'effetto wear-out, ovvero l'erosione intrinseca dei chip di memoria flash NAND che li compongono.

I dischi a stato solido sono più vulnerabili degli HDD in quanto sono estremamente più sensibili a fenomeni niente affatto rari, quali: sbalzi di tensione, scariche elettrostatiche e perfino i campi magnetici, ma questo è nulla ... quel che è peggio è che purtroppo si erodono.

Il guaio della cella di memoria NAND flash

L'SSD memorizza i dati dentro a chip di memoria flash NAND.

La caratteristica della cella di memoria NAND flash si può ben assimilare a quella del foglio di carta dove si andassero a ripetere cicli di scrittura a matita e cancellazione con gomma.

L'SSD memorizza i dati dentro a chip di memoria flash NAND. Approfondimenti sui tipi di tecnologia NAND flash .

Sia la cella che il foglio, hanno un numero limitato di cicli di riscrittura ovvero, la capacità di memorizzazione della cella di memoria flash NAND si esaurisce ( mentre il foglio, cancella-cancella, si buca e lacera ), portando a situazioni di SSD non rilevato dal BIOS e conseguente inaccessibilità ai dati.

Il recupero dati SSD si rende necessario quando uno dei suoi numerosi elementi descritti in questo articolo, si rovina, si blocca o si guasta.

L'evoluzione dei dispositivi a stato solido ha visto la loro architettura divenire sempre più complessa, così da quelli di prima generazione che erano assimilabili ad una scheda CF ( Compact Flash) si è arrivati da qualche anno ad avere strutture come quelle degli hard disk.

Nell'HDD e ora negli SSD, entrano in gioco firmware complessi con diversi moduli e tabelle, che alla fine sono file ... e i file, si sa, possono corrompersi.

Modulo corrotto, ovvero file di sistema illeggibile, boot che non si completa, ergo, dispositivo in BSY che tenta all'infinito di inizializzarsi e finché non ci riuscirà, e non ci riuscirà, non potrà neanche comunicare al BIOS di essere un SSD... risultando quindi non visto dal BIOS...

Questi drive a differenza delle CF e delle Pen Drive, funzionano tramite dei controller dall'architettura molto complessa che ne aumentano velocità di scrittura e, idealmente, affidabilità,

ma in fin dei conti un Solid State Drive altro non è che una scheda elettronica ( che notoriamente possono morire all'improvviso senza preavviso ), fattore che sommato alla complessità dei firmware attuali, lo rende vulnerabile quanto un HDD, anzi di più.

Hai gmail? Sono info interessanti? allora clicca il G+1, grazie!

Il processo di recupero dati da SSD

Quando si tratta di recupero dati da dispositivo rotto, la complessa architettura interna che ne eleva le prestazioni, rende la problematica più complessa, anche più complicata di quella del recupero dati da un sistema RAID.

Così, come per recuperare i dati da un RAID bisogna rivolgersi a degli specialisti del recupero dati RAID, per il recupero dati da un SSD a causa dei suddetti algoritmi e del fatto che sono differenti e segreto industriale per ogni produttore, il processo di recupero diventa un compito decisamente arduo, complesso e complicato, destinato a professionisti SIA del recupero dati hard disk SIA del recupero dati CF e Chiavette USB.

Recupero Dati 299 dispone della migliore apparecchiatura per il recuperare un dispositivo non riconosciuto, operazione che per essere portata a termine, può portare fino alla dissaldatura dei chip di memoria e il loro dump, ovvero lettura e salvataggio del contenuto grezzo del chip in un file binario.

Il blasonato PC-3000 SSD prodotto da Acelaboratory. Siamo elencati sul sito di Acelaboratory nella sezione Customers (clienti n.d.r.) e si scopra che a oggi, nella sezione Europe, vi sono elencati SOLO 8 centri recupero dati Italiani

Successivamente al dump, si dovrà passare alla ricostruzione di questo insieme di file binari, decodificarli e riassemblarli per ricomporre un immagine conforme a quello che era il disco originale. Leggi approfondimenti sul degrado degli SSD.

Ecco alcuni casi che si ripetono e la cui problematica e determinata dai malanni descritti sopra.

Recupero Samsung 840 EVO

Recupero Samsung 840 EVO

Un esempio tipico del fenomeno wear-out lo riscontriamo nella serie di Samsung 840 EVO che usano delle memorie NAND con celle TLC a livello multiplo.

Scopo: aumentare la densità di memorizzazione risparmiando sui costi delle memorie, peccato che le NAND di tipo TLC abbiano notoriamente problemi quando arriva il momento di accedere ( e quindi leggere dati ) alle celle scritte da più tempo.

Quando un blocco di memoria perde la sua capacità di ritenere i bytes che si tenta di scrivere al suo interno o quando leggendolo il meccanismo della correzione di errore ECC rileva errori incorreggibili, il blocco verrà inibito, inserito nella tabella di riallocazione e rimpiazzato con uno di scorta ... che però sono disponibili in un numero limitato e ben definito.

Leggi di più a riguardo dei vari tipi di tecnologia NAND flash impiegata nei chip degli SSD e dei rispettivi pro e contro.

Recupero dati da SSD con controller Silicon Motion

I dispositivi con controller Silicon Motion sono molto popolari e diffusi, ne esiste infatti una ampia gamma di vari brand e sono implementati in modelli da quelli di alto livello a quelli economici.

Grazie alle conoscenze e ai macchinari specialistici di cui disponiamo, possiamo lavorare con tutti i dispositivi gestiti dai controller Silicon Motion.

Il seguente è solo un breve elenco esemplificativo di SSD aventi controller Silicon Motion SM2246 o Silicon Motion SM2256:

Come ormai abbiamo capito, le ripetute scritture nel drive allo stato solido, equivalgono a far scendere la sabbia di una immaginaria clessidra.

Quando la sabbia dell'ampolla e scesa quasi tutta, iniziano i sopra citati rimpiazzi di settori che anche per questi drive, portano a straripamenti delle tabelle di ricollocazione con conseguente stato di BSY.

Comunque si scapperebbe poco distante: questi eventi vengono anche memorizzati nei log degli S.M.A.R.T. che ... cosa sono!? Esatto, files. Anche questi possono diventare inaccessibili etc etc.

Con riferimento ai moduli o tabelle S.M.A.R.T., SSD e HDD sono nella stessa barca con problematiche e soluzioni analoghe.

Recupero PNY CS900

Sono ormai diversi i casi di PNY CS900 che non viene più visto dal BIOS che abbiamo recuperato. Per questo drive allo stato solido, abbiamo creato la apposita pagina Recupero Dati SSD PNY CS900.

Recupero Intel 320 bad_ctx

Recuperare Intel SSD 320 bad_ctx

I casi di recupero dati da dispositivi Intel con errore bad_ctx, sono direttamente collegati a ciò che è la prosecuzione di quanto spiegato sopra.

Nel momento in cui avverrà un ulteriore errore ma i blocchi di scorta saranno esauriti, la logica di controllo si impallerà con un tipico overflow della tabella di riallocazione.

Apparentemente ci si ritroverà con un SSD morto, difatti in questa condizione il dispositivo non viene visto dal computer.

Ci sono altre tabelle nel firmware e nella logica di controllo di un SSD e queste possono corrompersi o danneggiarsi, come ad esempio la FLT che causa l'errore "BAD_CTX" negli dispositivi Intel della serie 320, problema noto come intel SSD 320 bad_ctx.

Recupero dati SSD: quando si rende necessario

I servizi professionali di recupero dati si rendono ovviamente necessari in tutte le condizioni elencate sopra ovvero quando il dispositivo:

Ogni caso di recupero di un dispositivo non riconosciuto è unico, ciò è dovuto alla logica di riprogrammazione dei controller che, sebbene non siano centinaia ( a fine pagina ne potete trovare un elenco ), sono però riprogrammati in maniera proprietaria da ogni produttore.

Possiamo recuperare tutti ma non solo gli SSD di questo elenco di produttori e questi modelli di SSD:

Il problema degli SSD è lo stesso delle Pen Drive

Il problema degli SSD è legato all' effetto wear-out ovvero all'erosione intrinseca dei chip di memoria che li compongono, i chip di memoria flash NAND. Come meglio spiegato in questo articolo, in poche e buone parole:

Il wear-out della memoria flash NAND, è l'erosione delle singole celle di memoria flash NAND causata dai ripetuti processi di cancellazione e scrittura, necessari per scrivere nuovi dati nel chip,

proprio come succederebbe nel riciclare più volte lo stesso foglio di carta per scriverci e riscriverci più volte. Per poterlo riutilizzare, bisogna prima cancellarlo ... con la gomma ... ma come ben si sa, la carta si erode, per cui dopo un po di cicli, il foglio si sfibrerebbe per poi lacerare.

Non importa quanto sia reputato affidabile un dato dispositivo, prima o poi i chip di memoria si eroderanno, il drive si impallerà e ci si ritroverà con un dispositivo non riconosciuto dal BIOS, cosa che spesso accade senza preavviso,

il giorno prima l'SSD funzionava perfettamente, si spegne il computer e all'avvio successivo, l'SSD non viene più riconosciuto.

A differenza dell'esempio e ipotesi del foglio di carta, se non altro, la memoria muore dopo qualche migliaio di cicli di scrittura / cancellazione / scrittura, ma considerando le dimensioni dei files, che sono decine centinaia migliaia di migliaia di bytes, è difficile prevedere l'approssimarsi dell'infausto momento.

Come le batterie ricaricabili, col passare dei cicli di ricarica, perdono la loro capacità di mantenere la carica, un SSD, raggiunto il numero critico di memorizzazioni, prima perderà la capacità di memorizzare e successivamente anche quella di leggere nelle sue celle di memoria.

Comunque questo supporto di memorizzazione è una scheda elettronica. Vi è mai morta una chiavetta USB? Una scheda di macchina fotografica? La microSD del telefonino? Vi è mai morta una lampadina? Un elettrodomestico?

Preavvisi!? Zero.

Appunto. L'SSD non fa differenza.

Almeno nell'HDD i dati sono sui piatti e se la scheda muore si recuperano comunque, mentre se la sf*** volesse vederci bene, da un SSD scoppiato, non si potrà recuperare nulla.

Ma dopo quanto succederà? Non si sa, infatti i produttori danno solo un indicazione statistica denominata endurance. Ma cos'è l'endurance?

Cos'è l'endurance degli SSD? .. e delle altre schede di memoria NAND flash

Come spiegato in questo articolo di storagesearch.com e in quello dell'autorevole The SSD Guy:

l'endurance è una proiezione statistica definita e calcolata con due standard differenti:
TBW TeraBytes Written e DWPD Drive Writes Per Day.

In attesa di un vero standard e di una omologazione, diamo le definizioni.

Il TBW è l'ammontare totale di dati che possono essere scritti in un SSD prima che inizi a dare verosimilmente seri problemi.

Il DWPD indica invece quante volte potete sovrascrivere l'intera capacità dell'SSD ogni singolo giorno della sua vita senza guasti durante il periodo di garanzia.

A seconda della faccia della medaglia entrambe sono rassicuranti o preoccupanti.

Vi diamo le visioni preoccupanti. Il primo riconferma la questione clessidra.

Il secondo che il produttore, come i produttori dei compressori d'aria da mercatone, si preoccupa della sopravvivenza dell'SSD per il periodo di garanzia.

Hai gmail? Ti abbiamo dato info OK? .. premiaci con il G+1, grazie!

Conclusioni

Nella maggior parte dei casi, il vostro SSD lo recupereremo, ma attenzione a questi drive basati sulle memorie flash.

Inizialmente i drive a stato solido erano concepiti, vista anche la limitata capacità dei primi, per contenere cose inutili o sicuramente ripristinabili, come il sistema operativo e per dare super velocità alla memoria virtuale. E allora..?..

1. Si focalizzi su quelle origini e si traggano le conclusioni o se proprio si volesse o dovesse utilizzare un SSD per contenere dati personali o importanti: backup, backup e ancora backup.

2. Se sul dispositivo a stato solido avvengono frequenti salvataggi e o modifiche di files, cosa che avviene semplicemente utilizzando molto il browser, sopratutto vedendo o ascoltando molto streaming, si scelga un dispositivo con TBW o DWPD elevati.

Dispositivo non rilevato. Per fortuna, elevata percentuale dei casi di drive non riconosciuto è dovuta a bloccaggi, il dispositivo è si inaccessibile ma NON è morto e con la nostra esperienza e dotazione tecnologica, riusciremo ad aggirare il blocco ed estrarre i dati ( dipende dal controller ).

Per recuperare un SSD dovremo determinare con che dispositivo e con che controller si ha a che fare e i sintomi, mentre il costo con noi è ben definito ed è garantito fin dal primo contatto grazie alla nostra proverbiale politica di listini a tariffe flat.

Elenco dei controller SSD più diffusi: